Attività Nazionali

Master Nazionale Road to Torino Open: a Moioli/Salandro il titolo di doppio maschile

Nella coloratissima cornice di un Fan Village ancora una volta rinnovato, continuano i match del Master Nazionale 2025 – Road to Torino Open di pickleball.

Dal 9 al 16 novembre, durante le Nitto Atp Finals, le migliori racchette della nuova disciplina promossa dalla Federazione Italiana Tennis e Padel, si danno battaglia per eleggere i propri campioni.

Dopo il successo di Francesca Rumi e Marcella Cucca nell’Open di doppio femminile, è arrivato anche il titolo nel doppio maschile a Stefano Moioli e Sergio Patricio Salandro.

La coppia ha avuto la meglio in finale su Luca Di Magno e Andrea Sodano.

La prima cosa che salta all’occhio, guardando un campo da pickleball, sono le dimensioni molto ridotte del suo campo da gioco. Dimensioni che fanno assomigliare questa disciplina molto più al ping pong che al tennis.

Il campo in pratica ha le dimensioni di quello del badminton che misura 13,4 metri di lunghezza e 5,18 di larghezza.

Si gioca con racchette con piatto solido, senza fori e possono essere di legno, metallo o grafite.

La palla è grande quanto quella da tennis ma è più leggera (pesa tra i 21 e i 29 grammi). Circa la metà rispetto a quelle da tennis.

Fatta in plastica, la sua particolarità è che è forata e cava (per evitare di essere “vittima” del vento). Ed è diversa a seconda che si giochi indoor o all’aperto.

Come nel tennis, la battuta deve essere eseguita in diagonale, da dietro l’area di battuta (partendo da destra) e alternando ogni servizio.

Con entrambi i piedi dietro la linea di fondo, lasciando cadere la palla con una mano e colpendola con la racchetta da sotto e soprattutto eseguendo il colpo non oltre l’altezza della cintura.

Ma come si vince un match di pickeball. Niente di complicato.

Il punto si ottiene quando la palla rimbalza due volte nel campo avversario, va in rete, finisce fuori dai limiti del campo o se l’avversario colpisce la palla al volo nella “no volley zone”.

Attenzione: si fa punto soltanto se si è in possesso del servizio (come accadeva un tempo nella pallavolo prima dell’introduzione del rally point system).

Se si commette un errore quando si è al servizio, l’avversario ottiene il diritto a battere ma non fa punto.

Vince il match chi raggiunge prima quota 11 punti. Mmentre in caso di parità a 10 bisogna distanziare l’avversario di almeno due punti (solo in alcuni casi viene utilizzato il killer-point).

Fonte: Fitp

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